martedì 31 marzo 2015
LA LINGUA ITALIANA E IL VUOTO SPINTO DELLA POLITICA
lunedì 30 marzo 2015
MEDAGLIONI DI MIGLIO E SPINACI
CARCIOFI RIPIENI
Ingrdienti
5 carciofi romaneschi
per il ripieno
100 gr. di pane
un cucchiaio di capperi
olive nere quante ve ne piacciono ( io ne usate circa 15 snocciolate)
4 pomodorini secchi
1 aglio
sale
un ciuffetto d prezzemolo
sabato 28 marzo 2015
CANEDERLI CON GLI SPINACI
Avevo adocchiato questa ricetta in rete, ma non avevo tempo di guardarla bene. Oggi che volevo rifarla non l'ho più trovata. Così un pò a senso un pò sul falso schema dei canederli originali ci ho provato. Il risultato lo riporto perchè ha avuto un buon successo e in effetti erano buoni.
Ingredienti:
150 gr di spinaci già cotti al vapore.
2 uova
5 cucchiai di farina
100 gr di pane
Sale
Noce moscata
Pan grattato
Procedimento
Sbriciolare il pane in un frullatore. Unirlo alle uova, spinaci e farina. Dovrete avere l'accortezza di strizzare bene gli spinaci prima di aggiungerli al resto degli ingredienti. Aggiungere sale e noce moscata e amalgamare con cura. L'impasto deve essere consistente per poter essere cotto in acqua o brodo. Se è troppo lento aggiungere pangrattato. Creare delle polpettine piccole che andrete a cuocere in acqua salata o brodo. Io li ho cotti nell'acqua di cottura degli spinaci. E li ho lasciati a bollire 7/8 minuti. Intanto in una padella ho messo su un sughetto bello lento con sale e aglio. Pronti i canederli, li ho scolati e li ho aggiunti al sugo che ho lasciato finire di cuocere con dentro i canederli. Pronto il sugo ho impiattato con un pò di soncino di accompagnamento.
venerdì 27 marzo 2015
LA TORTINA DEL RICICLO
RISO AL FORNO CON VERZA PATATE E CECI
giovedì 26 marzo 2015
L'ALBERO DELLA PRIMAVERA
mercoledì 25 marzo 2015
Cibo ed emozioni
http://www.tendenzialmentevegan.it/blog/tendenzialmentevegan/tieni-mangia-una-caramella/
CREMA DI CECI SAPORITA
250 gr di ceci secchi ( io uso quelli bio)
3/4 pomodorini secchi
1 filetto di acciuga
1 spicchio di aglio
olio evo
cumino
martedì 24 marzo 2015
Dieta e malattie dell'invecchiamento.
Da un pò di tempo ho iniziato a cambiare le mie abitudini alimentari. Ho iniziato cercando di non comperare cibi precotti o surgelati. Il secondo passo è stato comperare solo verdure di stagione da un'azienda agricola a km 0 che produce biologico. Poi ho ridotto il sale, la carne e infine i latticini. Ormai cucino tutto o quasi in casa, anche il pane. Mangiamo tanta verdura solo di stagione, legumi, cereali con preferenza per quelli integrali, pochissima carne e pochissimi latticini.
I motivi che mi hanno portato ad intraprendere questo percorso sono tanti, ma due principalmente. Ossia muovermi verso un'alimentazione sana e verso un'alimentazione etica nei limiti del possibile. Se date un'occhiata alle ricette che propongo sul blog questi aspetti sono piuttosto evidenti. Allora ho deciso di creare una sezione del blog che riguardi proprio l'alimentazione. Quella che piace a me. Sana ed etica. Inizierei allegando un'articolo interessante che ho appena letto su "lastampa.it" e che mi ha confermato una volta di più che il percorso intrapreso sembra giusto. Leggete e meditate!
"C'è un filo sottile che lega la dieta alle funzioni cognitive. Giorno dopo giorno, infatti, gli alimenti che riempiono le nostre tavole contribuiscono a sostenere le cellule del nostro cervello e possono essere responsabili di alterazioni che ne compromettono il corretto funzionamento, talvolta in modo irreversibile. “Le alterazioni dovute alla dieta cominciano a danneggiare il cervello 10-20 anni prima che la patologia si manifesti” chiarisce Lorena Perrone, ricercatrice italiana impegnata all’Università di Poitiers, che ha ottenuto un finanziamento europeo nell’ambito delle azioni Marie Curie per indagare il legame tra alimentazione e malattia di Alzheimer.
Dottoressa, sul Journal of Alzheimer’s Disease ha appena pubblicato uno studio che ben evidenzia il rapporto tra alimentazione e malattia di Alzheimer. Cosa è emerso dalla sua ricerca?
Si tratta del primo studio effettuato su larga scala che dimostra che gli AGEs (Advanced Glication End products ndr) rappresentano un importante fattore di rischio per la malattia di Alzheimer. Gli AGEs sono prodotti di una glicosilazione aberrante di proteine che si formano nel nostro organismo durante il processo di invecchiamento e che sono ulteriormente introdotti attraverso la dieta. Queste sostanze sono in grado di accrescere il rischio di Alzheimer producendo alterazioni a tutti i livelli: infiammazioni, danni vascolari, danni neuronali e stress ossidativo.
Quali alimenti sono particolarmente ricchi di queste sostanze?
Carne e formaggi stagionati sono particolarmente ricchi di AGEs. Nella nostra ricerca abbiamo dimostrato che un’alimentazione ad elevato contenuto di carne e basso contenuto di cereali e verdure contribuisce a un alto contenuto di queste sostanze nell’organismo, indipendentemente dal modo in cui i cibi vengono cotti. La classica dieta mediterranea e la classica dieta giapponese, invece, comportano un basso accumulo di AGEs nel corpo, per via del ridotto contenuto di carne e della ricchezza in cereali e verdure di questi regimi alimentari.
Quali implicazioni potrebbe avere questo filone di ricerca nella lotta all’Alzheimer?
Ad oggi non esiste una diagnosi precoce dell’Alzheimer né è possibile mettere a punto una terapia preventiva, per questo è importante identificare dei biomarkers utili a diagnosticare la malattia prima che questa si manifesti. In questo lavoro abbiamo dimostrato che gli AGEs possono rappresentare un biomarker “precoce” e un target terapeutico per la prevenzione dell’Alzheimer. Per questo abbiamo dato vita a un network europeo diretto da Alain Buisson del Grenoble Institut des Neurosciences - che coinvolge due gruppi di ricerca italiani, due francesi e uno tedesco – che sta sviluppando ulteriormente le ricerche in questa direzione, con lo scopo di definire una diagnosi precoce e una terapia preventiva della malattia.
Recenti studi scientifici hanno evidenziato l’importanza del metabolismo del rame nello sviluppo della malattia Alzheimer. In questo caso qual è il ruolo dell’alimentazione?
I miei risultati su questo tema arrivano da una ricerca effettuata in collaborazione con Peter Faller dell’Università di Tolosa. Nello studio abbiamo evidenziato che le alterazioni del metabolismo del rame possono portare alla formazione di placche amiloidi, che sono una manifestazione della malattia di Alzheimer. I dati emersi da altre ricerche scientifiche suggeriscono, inoltre, che una dieta ricca di vitamina E e B12 può essere d’aiuto nel migliorare il metabolismo del rame e quindi ridurre il rischio di Alzheimer.
In sostanza quali sono gli alimenti che non dovrebbero mai mancare sulle nostre tavole se vogliamo mantenere un cervello sempre giovane?
Molta verdura, frutta, pesce: sono questi gli alimenti che dovrebbero costituire la base della nostra dieta, secondo i principi base della dieta mediterranea classica. Dall’altro lato, è importante ridurre il consumo di carne, formaggi e, soprattutto, evitare i cibi precotti, dato che gli AGEs sono comunemente introdotti in questi alimenti come additivi.
RISOTTO CON CAROTE E ROSMARINO ALL'AROMA DI LIMONE
300 gr di riso
3 carote
olio evo
un quarto di cipolla
2 rametti di rosmarino
la buccia di mezzo limone ( possibilmente bio e non trattato) grattuggiata
1, 5 lit di brodo
TROPICAL CAKE
200 gr farina 00
50 gr fecola di patate
50 gr farina di cocco
160 gr di zucchero
2 uova
60 gr di olio di semi
170 gr di succo di ananas
1 bustina di levito
lunedì 23 marzo 2015
SPAGHETTI DI RISO ALLE VERDURE
250 gr di spaghetti di riso
2 carote
mezza cipolla
100 gr di verza
sale
salsa di soja ( facoltativa)
olio evo
domenica 22 marzo 2015
Idea regalo
Questa scatola è fantastica. Contiene molte cose per fare un sacco di lavoretti. Anche i carta modelli per fare diverse cose in feltro. Ma la cosa più bella è il kit per fare i lavoretti come il pulcino e l'omino di neve in feltro, in needle felting, ossia il kit per creare oggettini partendo dalla lana e facendola infeltrire con uno speciale uncinetto. Su internet ci sono molti tutorial. Noi abbiamo creato gufetti e omini di neve e adesso per pasqua il pulcino che vedete. È davvero un bel regalo per bimbi creativi. Il costo non lo ricordo ma non è esagerato. Acquistato tramite Amazon. Unica pecca: istruzioni in molte lingue tranne l'italiano. Ma con una conoscenza anche solo superficiale dell'inglese se ne viene fuori. Ma anche senza. C'è internet!
Bimbi e sport
Oggi voglio scrivere del pattinaggio artistico a rotelle. Perchè? Perchè è bello. Omai sono quasi sei anni che a casa nostra si pattina. Abbiamo iniziato con Celeste senza nessuna esperienza e senza sapere se avesse un senso far pattinare una bimba così piccina. Uno scricciolo di tre anni con questi cosi pesantissimi ai piedi e per giunta bloccati. Che faceva fatica a trascinarseli dietro. Me la ricordo ancora l'apprensione con cui seguii la sua prima lezione, convinta com'ero che alla fine me li avrebbe schiantati in fronte. E invece no. " Cele ti è piaciuto?" " Si!" " Davvero? Vuoi tornare?" " Si!". Ed è iniziato. Poco alla volta. Prima un'ora alla settimana poi due poi tre, poi l'agonismo, le gare. Ho capito presto che farli pattinare da piccoli ha senso perchè sviluppano equilibrio, attenzione, conoscenza del proprio corpo e dii quello che può fare, disciplina, fiducia in se stessi e acquisiscono una vera competenza, cioè pattinare. Farli pattinare da grandicelli ha senso perchè con il pattinaggio e grazie al pattinaggio si crea un loro spazio di autonomia che nessun'altra istituzione può e sa fare. Non lo fa la famiglia che di renderli autonomi a nove anni non ha tanta voglia, non lo fa la scuola tesa più al contenimento e all'omologazione del bambino che non alla ricerca di una suo vero spazio autonomo. Può farlo lo sport. E in questo caso lo fa il pattinaggio. Quando pattina su quella pista, lei è da sola. E' da sola a prendersi i rimproveri e i rimbrotti degli allenatori o i loro elogi. Può farcela solo lei a fare un salto, o una trottola o chissà che altro. Io posso consolarla, medicarla, incoraggiarla, esserci, ma non posso pattinare al suo posto. Non posso allenarmi e non posso entrare in pista a fare la gare. Lì, lei è da sola e sa che deve contare solo sulle proprie forze e capacità. Su quella pista ha le sue amiche, le sue cose da fare, i suoi compiti su cui io non posso interferire minimamente. Gli allenatori parlano con lei, per quello che va e per quello che non va, non con me. E' lei che deve farcela, capire, provarci, riuscirci. E quando vince, ha vinto lei, mica io. La medaglia è tutta sua. Solo sua. Questo è lo sport per i bambini. Questo è il pattinaggio. E a me piace. Sarà anche che abbiamo trovato una società bella, con cui non c'è mai stato il minimo problema, sempre aperta e trasparente nella gestione tecnica sportiva e di tutto ciò che ci gira intorno. E allora grazie anche alla Gioca Pattinaggio Artistico, ai suoi allenatori tecnici responsabili e dirigenti, che ci hanno permesso di trovare, iniziare e di proseguire in questo questo bello sport, aiutandoci anche a superare tutti i momenti di crisi e scoraggiamento con pazienza e consapevolezza. :-)
PAN BAULETTO 2. 0
Ingredienti
200 gr di farina Manitoba.
300 gr di farina 00
200 gr di acqua
150 gr di water Roux
65 gr di olio di semi
2 cucchiai di zucchero
2 cucchiaini rasi di sale
5 gr di lievito di birra
Per il water roux il procedimento è lo stesso del mio panbauletto. In un pentolino versate 40 gr di farina e unire poco alla volta 200 gr di acqua fredda, mescolando bene per non creare grumi. Mettere sul fuoco e girare finché non si addensare tipo cremina.
Per l'impasto sciogliere il lievito nell'acqua e iniziare a impastarlo con poca farina. Aggiungere il water roux (150 gr) alternandolo alla farina. Alla fine e molto lentamente versate l'olio e infine il sale. Lavorare poi a lungo. Nella planetaria almeno un quarto d'ora. Lasciare riposare un'oretta poi stendere l'impasto in un rettangolo arrotolato su stesso. Poi metterlo in uno stampo da plumcake imburrato o foderato di carta forno. Lasciarlo lievitare coperto con pellicola fino al raggiungimento del bordo. Infornare a 220 ° per 25/30 minuti. Una volta freddo, affettate e utilizzatelo a piacere. Io lo taglio a fette e lo congelo.
sabato 21 marzo 2015
TORTA CACAO E COCCO
Ingredienti
200 gr di farina 00
50 gr di cacao
180 gr di zucchero
50 gr di farina di cocco
Una tazzina di olio di semi
3 uova
Una bustina di lievito
150 gr di acqua
Il bello di questa torta è che viene sofficissima senza nessuna precauzione. Ossia basta mettere tutti gli ingredienti in una terrina e mescolare con un cucchiaio che il gioco è fatto. A volte devo preparare una torta al mattino presto per la colazione o la merenda dei bimbi a scuola. Bè, non è che posso andare di frullino o di planetaria rischiando di svegliare tutti. Così ho elaborato una serie di ricette che non richiedono nessun procedimento complicato. Probabilmente, montando uova e zucchero a lungo e poi aggiungendo piano gli altri ingredienti verrebbero meglio. Non so. Per ora non ci provo. Quindi per farla dovete semplicemente mettere tutti gli ingredienti in una terrina mescolando con cura con un cucchiaio. Mettere in una teglia imburrata o foderata con carta forno e infornare nel forno già caldo a 170 gradi per ca. 40 min.
venerdì 20 marzo 2015
POLPETTE CON BIETINE E TONNO
giovedì 19 marzo 2015
CUORICINI AGLI SPINACI
mercoledì 18 marzo 2015
RISO AL FORNO CON VERZA E PATATE
Da quando ho iniziato questo viaggio in una cucina senza latticini, ho capito una cosa. Non si deve pensare per surrogati ma si deve proprio cambiare punto di vista. Voglio dire che se continuo a cucinare pensando il piatto con il formaggio e cercando qualcosa che lo sostituisca farò qualcosa di un pò arrangiato, magari mangiabile ma insoddisfacente. Il formaggio è buono e non facilmente sostituibile. Allora devo proprio partire da un punto di vista nuovo, scegliere nuovi percorsi del gusto e cucinare non in modo che somigli a, ma in modo che sia buono senza. Le spezie in tutto questo aiutano moltissimo. Ieri sera ho preparato un piatto davvero appetitoso ma incredibilmente semplice e che non ci fosse formaggio o burro dentro non se n'è accorto nessuno. Cioè in quel piatto il formaggio non serviva.
Il riso l'ho semplicemente bollito. Mentre cuoceva ho preparato verze e patate. Ho iniziato cuocendo due patate tagliate a tocchetti, cinque minuti di microonde alla massima potenza. Poi ho cotto le verza. Un quarto di verza, tagliato a striscioline sottili, dieci minuti nel microonde sempre alla massima potenza. Meglio aggiungere sempre un filo d'acqua. In una padella ho fatto soffriggere mezza cipolla rossa. Ho aggiunto patate e verza e timo secco e ho lasciato soffriggere tutto insieme un paio di minuti. Intanto il riso era pronto. L'ho scolato bene, messo in padella insieme al resto degli ingredienti e poi ho messo tutto in una teglia unta con dell'olio, con sopra una spolverata di pangrattato. Ho cotto in forno a 200 gradi per dieci minuti. Tutto pronto in poco tempo, salutare, semplice ma soprattutto buono.
martedì 17 marzo 2015
GNOCCHI ALLA NOVARESE
Della serie vivere senza latticini ( forse) si può, ieri sera ho preparato questi gnocchi che fanno un pò il verso agli gnocchi alla romana ma che sono fatti con un ingrediente tipico delle nostre zone ossia il riso. O meglio la polenta di riso. L'ho scoperta da poco e ormai per me è irrinunciabile. La uso proprio come fosse polenta. Si prepara anche nello stesso identico modo. Solo che si cuoce più in fretta e soprattutto sa di riso. Per preparare questi gnocchi ho cotto al vapore degli spinaci, circa 100 gr, li ho strizzati per bene e li ho uniti alla polenta di riso già preparata. Circa 500 gr. Ho unito poco olio, del timo e due cucchiai di pan grattato. Ho steso l'impasto su un foglio di carta forno, ricavato gli gnocchi che ho messo in una teglia unta con olio evo e ricoperti con del sugo. Messi in forno per dieci minuti a 200°. Sono piaciuti anche ai bimbi.
lunedì 16 marzo 2015
PROFITTEROLES
Per quanto io sia una patita del cibo sano e stia anche cercando di eliminare i latticini, resto molto golosa ma soprattutto convinta che i compleanni vadano festeggiati degnamente. E per festeggiare vi viene in mente qualcosa di meglio che soffici bignè ripieni di crema e ricoperti di cioccolato? A me no. Così eccoli fatti. I bignè hanno il pregio di poter essere monodose e a differenza di torte o simili non vanno mai sprecati. Oltre al fatto che sono deliziosi. L'unica pecca che hanno è che sono un pò noiosi da preparare. Almeno lo erano fino a che non ho scoperto di poter usare la planetaria. Per chi non l'avesse, l'impasto va fatto a mano, ma non c'è da allarmarsi; non è affatto complicato, solo un pò noioso, come dicevo.
Allora. Iniziamo facendo bollire 2,5 dl di acqua con 100 gr di burro. Appena bolle ed è tutto sciolto si aggiunge in un colpo solo 150 gr di farina 00 . A questo punto inizia la parte interessante. Bisogna mescolare bene in modo che diventi omogeneo. Poi si rimette sul fuoco, e si mescola e mescola finché non sfrigola e non si stacca bene dalle pareti della pentola. Togliamo dal fuoco e lasciamo raffreddare. Ora per chi è il felice possessore di una planetaria è ora di spostare l'impasto nella ciotola, sennò lasciare nella pentola e aggiungere 4 uova. Ecco fermi. Le uova si devono aggiungere una per volta e solo quando l'uovo precedente è stato perfettamente assorbito dell'impasto si aggiunge un altro uovo. Questa parte è la più antipatica ma anche quella fondamentale. Ci vuole un pò perchè l'impasto assorba l'uovo. Nella planetaria ho usato il gancio alla minima velocità, nella pentola userete un cucchiaio e il vostro braccio. Quindi un uovo per volta unendo il successivo solo quando il precedente è stato ben assorbito. Finito con tutte e quattro le uova, distribuite l'impasto su una placca da forno ricoperta con carta da forno modellando in modo che abbiano una forma rotonda od ovale e cuocete circa 25 min a 180° finché non saranno gonfi e dorati. La ricetta della crema pasticcera per riempirli è quella classica che faccio sempre. 3 rossi. 3 cucchiai di farina e 3 cucchiai di zucchero uniti a circa 600 gr di latte. E cotti fino a che si addensare. Unico accorgimento, aggiungere il latte lentamente alla farina poi aggiungere zucchero e tuorli leggermente sbattuti per non fare grumi. E girare sul fuoco basso, sempre fino a che non è cotta. Più o meno 15/20 minuti.
giovedì 12 marzo 2015
MINI BURGER VEG
Costante nel mio impegno di ridurre il consumo di latticini, ieri ho preparato questi mini Burger. Sono di una semplicità spiazzante. Si deve semplicemente far cuocere delle lenticchie in acqua salata. Prenderle una volta cotte e mischiarle con pan grattato e olio evo, schiacciando con una forchetta. Le quantità dipendono da quante ne fate. Io ho usato circa 200 gr di lenticchie già cotte con quattro cucchiai di pan grattato e due di olio. Ho aggiunto all'impasto anche del curry. Ho steso il tutto su un foglio di carta forno e con un mini coppa pasta ho dato la forma ai mini Burger. Li ho saltati in padella pochi minuti con aglio e olio e li ho serviti con una salsa di pomodori e riso bollito. Semplice semplice.
mercoledì 11 marzo 2015
NEW DEAL 1.0 FRITTATA CON BROCCOLI E PATATE SU CROSTINI DI POLENTA E CREMA DI RISO
sabato 7 marzo 2015
TORTA DI RICOTTA
A me non piace molto dare merendine ai bambini, ma non è così scontato che in casa ci sia qualcosa che le possa sostituire. Nel tempo ho, perciò, dovuto trovare il modo di preparare in fretta torte e altri dolcetti che potessero servire all'occorrenza. Questa che vi propongo oggi è una torta super veloce che ho preparato stamattina quando mi sono accorta che non avevamo niente da portare in piscina. Basterà mischiare gli ingredienti sufficientemente bene, anche a mano, e il risultato è garantito. Allora io ho usato
250 gr di farina 00
250 gr di ricotta
2 uova
5 cucchiai di olio di semi
160 gr di zucchero
Una bustina di lievito
70 gr di gocce di cioccolato
Mezzo bicchiere di acqua.
Ho messo tutti gli ingredienti insieme in una ciotola e ho mescolato con un cucchiaio bene bene in modo che non rimanessero grumi e che il lievito fosse ben amalgamato. Ho infornato per circa 40 min a 170°. Prima di tirare fuori dal forno controllate con uno stecchino che la torta sia cotta bene anche al centro. Lo infilate e se tirandolo fuori, vedete che è bello asciutto, vuol dire che la torta è cotta. Se si porta dietro un pò di impasto molliccio, tenete in forno ancora cinque, dieci minuti.
venerdì 6 marzo 2015
RISO AL FORNO CON I BROCCOLI
Anche se iniziano le belle giornate, la verdura che si trova è ancora quella invernale. Come si sará capito sono un pò fissata sui cibi salutari e soprattutto sulle verdure di stagione. Le cose che pubblico sono quelle che ho preparato se non il giorno prima pochi giorni prima, quindi i piatti quasi sempre vegetariani sono sempre e solo con verdure di stagione. Per cui oggi vi propongo un piatto che a me piace molto, ossia il riso al forno, questa volta preparato con i broccoli. Iniziamo da loro. Ho usato un bel broccolone romano e l'ho cotto al vapore in pentola a pressione, cinque minuti. Il riso, circa 400 gr l'ho semplicemente bollito con un pizzico di sale. A parte ho preparato un sughetto, che ho lasciato un pò lento. Il riso bisogna toglierlo dal fuoco molto al dente. Pronti i broccoli li ho i messi a ciuffetti piccoli piccoli in una teglia insieme al riso e a un pò di olio evo. Del broccolone alla fine ne ho usato più o meno la metá. Per rendere il piatto più gradito ai bambini, ho mischiato insieme al riso e ai broccoli anche dei dadini di provola affumicata. Ho ricoperto il tutto con il sughetto e del parmigiano e infornato per un quarto d'ora circa 180°. Rimane buono anche il giorno dopo.
giovedì 5 marzo 2015
GNOCCHETTI DI RICOTTA CON CREMA DI CARCIOFI
martedì 3 marzo 2015
IL MIO PAN BAULETTO
Iniziamo dagli ingredienti.
Io ho usato 300 gr di farina 00
100 gr di semola di grano duro
100 gr di farina 0
Però.
Però si può fare solo con farina 0 o con manitoba e farina 00 metà e metà.
Poi.
200 ml di acqua
40 gr di burro
1 cucchiaio di zucchero
due cucchiaini rasi di sale
150 gr di water roux
e 4 gr di lievito di birra fresco.
Cos'è il water roux? Niente. Solo acqua e farina.
Partiamo da quello.
In un pentolino versiamo 40 gr di farina e poco poco alla volta 200 gr di acqua. Poco alla volta in modo da non creare grumi. Poi mettiamo sul fornello e sempre mescolando, cuocere finchè non diventa denso tipo cremina morbida.
Prendere i 150 gr di water roux che vi servono e far raffreddare.
Per l'impasto spero abbiate una planetaria. In caso contrario andrà bene anche la macchina del pane. A mano dovrete lavorare l'impasto un pò a lungo ma viene bene lo stesso.
Sciogliete il lievito in un bicchiere con l'acqua e lo zucchero e unitelo lentamente alla farina, impastando con la foglia se avete la planetaria. Aggiungete poi il water roux, il sale e solo alla fine il burro a pezzettini. Lavorate bene l'impasto, fino a farlo diventare bello liscio e omogeneo. Con la planetaria ci vuole un quarto d'ora/ venti minuti. Gli ultimi dieci minuti li ho fatti con il gancio e ho lasciato che l'impasto incordasse. Finita questa fase, lasciare riposare l'impasto per un'oretta a temperatura ambiente e coperto perchè non si secchi. Trascorso questo tempo prendete l'impasto stendetelo dandogli una forma rettangolare e poi arrotolatelo in modo che entri in uno stampo rettangolare da plumcake. Io come vedete nella foto qui sotto ho usato la carta forno. Diversamente dovrete imburrare lo stampo. Fate lievitare come vedete qui. Almeno finchè non ha raggiunto il bordo dello stampo. Di lievito ne abbiamo usato pochissimo, per cui i tempi di lievitazione potranno essere lunghi, specie se siamo nella stagione fredda. Non più di quattro ore, comunque. Arrivato a livello infornare per 20/25 minuti a 220°. Una volta freddo usatelo come preferite. Per questa ricetta mi sono ispirata al pancarre homemade con metodo tang zhong dal blog di anice e cannella di Paoletta. L'ho provato diverse volte e ho fatto un pò di modifiche e alla fine ho trovato questa icetta che a me piace davvero molto.
lunedì 2 marzo 2015
COUS COUS AI GAMBERI E CARCIOFI
I gamberi li ho cotti dieci minuti in padella con un filo d'olio e aglio. Poi sgusciati e fatti a pezzettini. I carciofi li ho puliti e tagliati sottili, e cotti anche loro in padella. Olio e aglio e poi mandati avanti con un pò d'acqua finchè non sono stati belli mobidini. Poi li ho uniti ai gamberetti. Un accorgimento. L'ultima acqua aggiunta ai carciofi non l'ho fatta asciugare del tutto.
Il cous cous l'ho preparato proprio come indicato sulla confezione. Due bicchieri d'acqua portati ad ebollizione e due bicchieri di cous cous. La differenza è che il cous cous l'ho unito quasi subito con i carciofi e i gamberetti. Vi ricordate che i carciofi li avevo lasciati un filino acquosi? Ecco, una volta aggiunto il cous cous ho acceso il fuoco due minuti e ho lasciato che il cous cous assorbisse tutto il condimento dei carciofi.
Una parte dei carciofi che mi è avanzata l'ho fritta ( metodo classico: farina uovo e pangrattato) e l'ho servita insieme al cous cous.